Giovanni Graglia (Saluggia,VC, 1925 – Torino, 1996), direttore risorse umane area nord ovest della SIP, sin da piccolo manifesta una chiara passione per il mondo teatrale e cinematografico.
Nato a Saluggia, dopo aver frequentato il liceo classico presso il collegio salesiano Valdocco di Torino, si laurea in Lettere presso l’Università degli Studi del capoluogo piemontese e contemporaneamente, per mantenersi, inizia a lavorare come centralinista alla STIPEL.
Nonostante gli impegni di studio e lavoro, approfondisce le sue passioni artistiche. Notevoli le sue doti di organista, traduttore dal francese e scopritore di testi teatrali nelle sue lunghe peregrinazioni nei mercatini di antiquariato.
Nei primi anni ’70 fonda il “Circolo La Ciarità” a Selvaggio (frazione di Giaveno, Torino), dove organizza e dirige spettacoli, attività ludiche, culturali e sportive per i residenti e villeggianti.
Negli stessi anni è Assessore alla Cultura a Giaveno, capoluogo della Valsangone.
Sposato con Maria Grazia Garbero, ha due figli, Giulio, noto regista televisivo e teatrale, e Chiara, mamma di Costanza, Pietro e Filippo.
Tra i luoghi del cuore di Giovanni Graglia ricordiamo: Saluggia, che imprime nel suo carattere la vitalità tipica della gente del luogo, tappa domenicale per gustare la Panissa (di cui è particolarmente ghiotto) e terra della sua famiglia; Torino, in cui studia, lavora e vive; Selvaggio, meta delle vacanze; Parigi, la città dove ama ritornare appena può e vagare tra le vie, i palazzi e i bistrot; Roma, sia dal punto di vista artistico si lavorativo; Rimini, per l’amore che lo lega a Fellini. Non è un caso che il titolo del libro, Admanvis, sia la traduzione in piemontese di Amarcord.
Con Buendia Books ha pubblicato
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Admanvis. Ricordi autobiografici€ 16,00
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